Timidamente presi la chitarra bianca dal fodero.
Avevo timore ad " elemosinare " e con discrezione posai il fodero ai miei piedi.
Avevo appena scritto le mie prime conzoni ; " Piazza Navona ", " Aurevoir " " Proprio come i blues di Woody Guthrie ", " Sulla strada di Ginevra ", "Quando piove dal cielo " ( cover in italiano di una canzone di Bob Dylan"....
Deciso e sicuro comincia a cantare davanti ai muri mentre passanti distratti defilavano indifferenti.
Poi ad un tratto un uomo con capelli folti e vestiti anni 70 mi apostrofo' :
" A stronzo ma chi ti credi di essere ? Ripijate le tue stronzate che è mejo pe' tutti !
Lassa perde imbecille ! "
Mi trovai come uno scemo ed accusai il colpo per qualche minuti.
Mi dissi che forse era meglio non continuare...ma una voce dentro di me mi fece capire che se non continuavo avrei avuto rimpianti per tutta la mia vita.
Ripresi e continuai nei giorni seguenti a cantare le mie canzoni.
Dopo un mese avevo ormai una multitudine di persone che venivano a sentire le mie canzoni. ( 100 e anche piu' )
In uno dei miei concerti improvvisati rividi colui che mi aveva insultato.
Smessi di cantare e raccontai al pubblico presente cio' che mi aveva detto quel " ragazzo" che ora passava senza dire parola.
Non feci in tempo a finire la mia frase che un gruppo di ragazzi si alzo' e corse dietro e gli urlarono contro che era meglio non farsi vedere nei paraggi altrimenti avrebbe passato un brutto momento.
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