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  • Photo du rédacteurMario Salis

La profezia sulla Terza Guerra Mondiale


Come riportato su Il Tempo, il veggente di Voralberg era un contadino e nell’anno 1922 si trovava a Locchan Bregenz in Germania. Qui l’uomo ebbe una serie di visioni che un frate benedettino trascrisse e nei decenni seguenti finirono in molti altri testi.   Si tratta di una serie di visione profetiche e drammatiche che hanno un secolo esatto e riportano elementi inquietanti sulle dinamiche, presentando inquietanti analogie con la cronaca di questi giorni.  

“Come un fulmine a ciel sereno la Russia marcerà sulla Germania, poi in Francia, Italia ed Inghilterra. Grande carestia e fame, le persone macineranno la corteccia degli alberi per fare la farina e persino l’erba dei prati sarà usata come cibo. La terra sarà un campo di cadaveri, come un deserto. Gli uomini usciranno cautamente, spaventati dalle loro case. I corpi saranno ammassati su dei carri e bruciati in fosse comuni. Nè ferrovie, nè navi, nè automobili funzioneranno come nei tempi antichi. Le fabbriche non funzioneranno. Il veloce ritmo precedente la guerra si fermerà. Parigi è distrutta nel fuoco. Marsiglia sprofonda in un abisso che si è aperto attorno alla città, come in un lavandino, e sarà coperta da un’onda di tempesta“.

La profezia prevede un conflitto che provocherà “corruzione generale” e “grande carestia”: per fare la farina gli uomini useranno la “corteccia degli alberi” e mangeranno l’erba dei prati.

Il veggente tedesco parla anche di rivolte politiche nelle quali molti verrebbero incarcerati e una“rovina”che giungerebbe improvvisa dalla Russia.Tale profezia sembra essere il rifugio di molti complottisti per codificare la complessità del presente.La speranza è che questa, come altre storie, leggende e profezie che sono circolate e che trovavano analogie con ciò che accadeva nell’estrema attualità, non possa mai realizzarsi.


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